Il maestro e l’allievo

di Maurizio De Cicco

Il maestro e l’allievo

17 Gennaio 2022 Filastrocche 2

Il maestro e l’allievo

 

 

Verso la fine del mille e duecento,

un pittore assai famoso

camminava nel Mugello

per andar verso Bologna.

Arrivato a un certo punto

transitar dovea sull’Ensa,

il torrente di quel posto

che passare si poteva

camminando sopra un ponte.

Accosciato lì per terra

sotto un albero sedeva

un ragazzo giovincello.

Su una pietra disegnava

con un po’ di carboncino

una bianca pecorella.

Il pittore incuriosito

vide l’estro dell’artista

e rimase affascinato.

“Tu chi sei o giovanotto

che disegni così bene?”.

Gli rispose il pastorello:

“Sono il figlio di Bondone

m’hanno messo nome Giotto”.

Disse allora il viandante:

“Bencivieni son di Pepi

sto viaggiando da Firenze

e mi reco a Bologna.

Di mestiere fo’ il pittore.

Se a bottega ti fai accompagnare

io ti prendo a lavorare

e ti metto a disegnare

con i miei più bravi artisti”.

“Come faccio mio signore

a trovare la bottega?

Poi verrò col padre mio

e perciò saremo in due”.

“Stai tranquillo caro Giotto.

Quando entri in città

chiedi pure dove sta

il pittore Cimabue”.

 

Firenze, 25/10/2020 ore 18.57

 

 

Immagine dal web

 

2 risposte

  1. Paolo Guagliumi ha detto:

    Bellissima poesia e famosa immagine che aiutano a far ritornare con il pensiero a vive memorie del passato.

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