La bottega di Mastro Rodolfo

di Maurizio De Cicco

La bottega di Mastro Rodolfo

11 Aprile 2022 Filastrocche 4

La bottega di Mastro Rodolfo

Premetto che l’immagine in evidenza non è nè in Borgo Pinti e nemmeno a Firenze, ma rende l’idea per illustrare la filastrocca che segue. Le burle in Toscana sono sempre state all’ordine del giorno così come l’ironia ed una buona dose di sarcasmo. Aggiungiamo pure un pizzico di irriverenza e il piatto è servito. No?

 

 

La bottega di Mastro Rodolfo

 

Mastro Rodolfo era un artista.

Nella sua bottega in Borgo Pinti,

si restauravano opere d’arte,

fra cui statue, mobili e dipinti.

Accettava di ridare vita

ad ogni cosa, ma non si sa perché,

detestava il colore rosa.

Un giorno capitò una fanciulletta

che chiese al maestro

di potere lavorare

nella sua bottega d’arte:

“Mastro Rodolfo,

mi chiamo Gioietta,

vorrei un giorno

avere il capo cinto

di foglie di lauro,

guadagnate imparando

l’arte del restauro!”.

Rodolfo rimase impressionato,

i giovani d’allora

non ne volevano sapere

né di studiare,

né di lavorare,

ma pensavano solo a divertirsi.

Strano a dirsi

che una fanciulla giovane e carina,

si fosse presentata a lui

quella mattina.

Essendo assai brava,

veniva trattata

con grande rispetto

e mastro Rodolfo

allegro e burlone

faceva battute

ai suoi lavoranti

simpatiche e frizzanti.

Nessuno replicava

alle battute del maestro,

ma Gioietta ribelle,

non volle cadere

in quel grigio capestro.

Attese il calare della notte

con due suoi compagni

si recò all’uscio della bottega.

Tutti e tre

non stavano più nella pelle,

e scrissero sul portone:

“Mastro Rodolfo burlone”.

La mattina dopo

leggendo quella scritta,

il noto artista

ebbe una reazione violenta,

inaspettata, esagerata.

Ordinò immediatamente

che quel giorno

i tre lavoranti

avrebbero dovuto fare

soltanto una cosa:

coprire la scritta.

I tre bravi ragazzi

ci rimasero male

e dipinsero il portone

cancellando l’innocente

frase scherzosa.

Memori dei gusti del maestro

gliela tinteggiarono di rosa!

 

Firenze, 1/11/2020 ore 11.16 

 

Immagine dal Web

 

4 risposte

  1. Elisabetta Gasparri ha detto:

    Bravo Maurizio! Filastrocca allegra e gioiosa. Ogni tanto ci vuole!☆

    • Maurizio De Cicco ha detto:

      Ai tempi dei tempi e alle volte neanche tanto lontani, a Firenze e in Toscana, le burle erano praticamente all’ordine del giorno. Allegria, spensieratezza e voglia di divertirsi… bei tempi!!

  2. Benedetta Banchi ha detto:

    Davvero carina. Mi ha fatto tornare i mente gli scherzi che facevamo agli adulti del paese da bambini.
    Grazie per la tua capacità di rendere vive le situazioni che descrivi.

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