Il ponte del diavolo

di Maurizio De Cicco

Il ponte del diavolo

17 Gennaio 2022 Filastrocche 3

 Nel 1990 l’amico Franco Ciarleglio, crea “Lo Struscio fiorentino”.

Nel 2020 per i suoi primi 30 anni, ho scritto una serie di filastrocche “strusciaiole” ispirandomi ad alcuni dei suoi racconti. Curiosità, origine di nomi, modi di dire e località sia di Firenze, che della Toscana. Mio malgrado ho dovuto abbandonare l’idea di pubblicare la raccolta dedicata a Franco. L’editoria ha le sue esigenze e non sempre collimano con quelle dell’autore. Inoltre erano state prenotate solo due copie. Diverse composizioni le farò conoscere attraverso questo mio sito, augurandomi che siano di gradimento dei lettori grandi e piccini. Le tradizioni con tutto ciò che ne consegue, sono il patrimonio culturale della nostra Italia. Certe notizie andrebbero fatte conoscere anche ai bambini. Il fine è quello di farli appassionare allo studio, alla ricerca e alla conoscenza delle tradizioni e della cultura. La mia sarà una voce che grida nel deserto? Magari lo fosse. Sempre meglio che scontrarsi contro un muro di gomma.

 

Il ponte del diavolo

 

Nel borgo vicino a Mozzano,

in quel della Garfagnana

nella montagna toscana,

nel milletrecento

avvenne una cosa strana:

andava costruito un ponte

che passasse il fiume

prima che l’inverno

portasse le piene.

Durante i lavori

si presentarono

molte difficoltà.

Il capomastro e la sua squadra,

non sapevano come fare

per arrivare fino in fondo

ed il ponte terminare,

quando una sera tardi

si presentò in cantiere

uno strano figuro,

con abiti, mantello e cappello,

rigorosamente di colore nero.

“Posso aiutarti se vuoi,

ed il ponte sarà finito

in una notte!”,

disse quell’individuo

poco rassicurante e ambiguo.

“Grazie”, rispose attonito

il capomastro,

“ma io sono povero e non ho

soldi per pagare. Come faccio

il mio debito a saldare?”.

Rispose l’altro:

“Prenderò l’anima del primo

che lo attraverserà”.

Il buon uomo capì

che era il diavolo,

ma fu costretto suo malgrado

ad accettare.

Il ponte fu finito nella notte,

ed i paesani rimasero

sorpresi e contenti,

ma il capomastro con una scusa

non lo fece attraversare a nessuno.

Andò quindi dal vescovo

raccontando tutta la storia

con assoluta perizia di memoria

e il vescovo gli dette la soluzione

che non ebbe uguale:

“Il primo a transitare

sarà un maiale!”.

Passarono all’azione

dopo quel conciliabolo.

Irritato ed offeso

per esser stato raggirato

sparì nel fiume il diavolo

e non sarebbe più tornato.

Qualcuno ancora oggi

con buona lena

ha ribattezzato la costruzione

“Ponte della Maddalena”.

 

Firenze, 25/10/2020 ore 10.50

 

Immagine Wikipedia

 

3 risposte

  1. Claudia ha detto:

    Ciao Maurizio, questa la conoscevo…
    ma così raccontata è impeccabile!!!
    Grazie x averla scritta e pubblicata😘💯🍀 ne aspetto di nuove 🤗

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