Onori, Gloria e Ricorrenze-Honours, Glory and Remembrance

Onori, Gloria e Ricorrenze
Per giungere ad una festa,
ad una ricorrenza,
si deve scavare nella memoria
di fatti avvenuti
felici o tristemente noti,
nel corso della storia.
Firenze si risveglia
con lo straboccare dell’Arno,
con gli Angeli del fango
e la paura ogni volta
quando il fiume ch’era d’argento
s’ingrossa e fa spavento.
Ma il quattro di novembre ci ricorda
il dì delle Forze Armate quando,
nel millenovecentoventuno,
uno sconosciuto milite,
un perfetto signor nessuno,
venne tumulato al Vittoriano
diventando simbolo di ogni italiano,
di quei seicentomila morti
della Prima guerra mondiale,
per liberare la Patria
dall’austro-ungarico invasore.
Sacrificio, amore e cuore,
il fucile a baionetta,
e poi tutti a morire
velocemente, in fretta.
Il Piave mormorava
ingrossandosi nel suo letto
e il nemico si ritirava…
dopo avere imposto
la disfatta di Caporetto.
Fieri, grati e onorati,
ricordiamo con riconoscenza
chi ha sacrificato la propria vita
ed ancora è pronto
ad esporsi da vero combattente,
indossando la Divisa
dell’Esercito italiano,
della Marina e dell’Aeronautica Militare,
dell’Arma dei Carabinieri,
della Guardia di Finanza
e dei vari Corpi Ausiliari
compreso quello della Polizia.
Tutti pronti a mettersi
in prima linea
per la nostra sicurezza,
anche se ahimè,
c’è sempre qualcuno che
li combatte e li disprezza.
Onore a te o Milite Ignoto
e a tutti i caduti per la Patria
che avete amato, onorato e difeso
la nostra amata Italia
in questa saga infinita,
accettando il fronte
pagando pegno, con la vostra vita.
Firenze, 4/11/2024 ore 9.30
Immagine in evidenza: dal web
Honours, Glory and Remembrance
To reach a festivity,
a solemn commemoration,
one must descend into memory,
into the depths of events
joyous or sorrowfully known
through the passage of history.
Florence awakens—
and the Arno overflows.
Angels of the mud return to mind,
and fear returns,
each time the river, once silver,
rises and threatens.
Yet the fourth of November recalls
the Day of the Armed Forces,
when, in nineteen twenty-one,
a nameless soldier,
a perfect Mister Nobody,
was laid to rest at the Vittoriano,
becoming the symbol of every Italian soul—
of the six hundred thousand fallen
in the First World War,
who gave their blood for the Homeland,
against the Austro-Hungarian oppressor.
Sacrifice, love, and courage—
a rifle with bayonet fixed—
then death,
swift and unforgiving.
The Piave murmured,
swelling in its bed,
and the enemy fled…
but only after Caporetto’s shame.
Proud, grateful, and solemn,
we remember in reverence
those who gave everything,
and those who still stand,
ready to rise like true defenders,
wearing the uniform
of the Italian Army,
the Navy, the Air Force,
the Carabinieri Corps,
the Guardia di Finanza,
and all Auxiliary Forces,
including the Police.
All willing to place themselves
on the front lines
for our safety—
even as, alas,
some still dare
to fight them, to scorn them.
Honour to you, O Unknown Soldier,
and to all who fell for the Fatherland—
you who loved, defended, and gave your all
for this Italy we still call home.
An eternal saga,
in which you stepped forward
and paid the toll
with your life.
Florence, 4 November 2024, 9:30 a.m.
Featured image: from the web
arezzo filastrocche firenze genova maremma maurizio de cicco musica poesie poeticando roma siena videopoesie
2 risposte
Bella poesia e toccanti parole a memoria di quelle giovani vite che sono partite dalle loro famiglie x il sacrificio di una patria.
A oggi ricordato solo da pochi, che in questo caso, davvero fà la troppa differenza.
Purtroppo è vero. Troppo spesso dimentichiamo chi si è sacrificato per garantirci un futuro migliore di quello che hanno avuto loro. Bene non dimenticare…