L’Iperico

di Maurizio De Cicco

L’Iperico

6 Ottobre 2022 Articoli 0

 

L’Iperico

Re Salomone, figlio di Re David si appassionò così tanto allo studio delle piante medicinali, da scrivere nel Libro dell’Ecclesiastico, XXXVIII, 4: “L’Altissimo creò dalla terra i medicamenti e l’uomo prudente non li disdegnerà”.
Camminando lungo le strade, i campi incolti, i luoghi erbosi asciutti, siepi, sui cigli dei campi coltivati, partendo dal piano alle zone montane superiori dell’Europa, Africa settentrionale, Asia settentrionale, America settentrionale, si trova fra le eriche, l’Iperico il cui nome deriva dal greco hypo: sotto ed erike: erica, quindi pianta che cresce fra le eriche.
Siccome si chiama pure Pilastro, si vuole che derivi dal greco pylè: porta, a causa dei piccoli fori che stanno nelle foglie.
La sua azione farmacodinamica è anche analgesica, astringente, cicatrizzante. Fiorisce fra giugno e settembre; si usano le sommità fiorite; il tempo balsamico o della raccolta avviene nel corso della fioritura. La sua corrispondenza astropatologica è legata a Marte e al Sole.
Si può assumere per infuso, estratto fluido, tintura, sciroppo, polvere, vino e per uso esterno Olio d’Iperico.
Ma attenzione: l’iperico a dosi elevate produce fenomeni d’intossicazione con convulsioni. Non si esca dalla posologia.

 

 

Liberamente ripreso da “Guarire con le piante medicinali” di Tommaso Palamidessi. Opera in quattro volumi, Roma 1966. Copyright Alessandro Benassai 2013. Illustrazioni originali e immagine di copertina di

Silvestra Palamidessi.

 

 

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