Fra sé stesso e l’infinito

di Maurizio De Cicco

Fra sé stesso e l’infinito

11 Febbraio 2022 Poesie 0

 

Fra sé stesso e l’infinito

 

Indescrivibile e imparagonabile

un miliardo di anni luce

con l’impressionante numero

che è quasi incalcolabile.

Il calcolatore umano

non è in grado di moltiplicare

ma soltanto “semplificare”

elevando a potenza

per cercare di capire

quale sia la differenza

fra sé stesso e l’infinito.

Con la mente razionale

non c’è modo che lui possa

tale numero pensare.

Può però rendersi conto,

in quei mondi di Galassie,

d’esser piccolo granello

d’una spiaggia sconfinata

o un pulviscolo terreno

galleggiante dentro l’aria

del suo mondo circostante.

Se solo riconoscesse,

ammettesse e cercasse,

con il cuore fiammeggiante in mano,

Chi ha pensato, poi voluto

e infine detto:

“Sia la Luce e Luce fu”,

che è il Creatore di ogni cosa,

di ogni Luce e ogni Vita,

allor sì, risuonerebbe

col Principio di Sapienza,

che unisce Fede e Scienza

per aver la Conoscenza

di chi è, da dove viene e dove va.

È impossibile per noi

realizzare tutto in Tutto,

con le nostre sole forze

perché noi siamo creature

e non certo il Creatore:

come un’orchestra e un coro

che vogliono esibirsi

senza avere un direttore.

Dentro l’ordine celeste

siamo stati concepiti

dalla Mente con il Cuore

e per questo siamo dunque 

un pensiero oggettivato

per Amore dell’Autore.

 

Firenze, 10/2/2022 ore 7.58

 

 

Immagine: AstronomyThe James Webb Space Telescope (JWST)

 

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