Il pescatore di parole

Il pescatore di parole 

Pensieri, Parole e Opere. Un trittico che si risolve attraverso lo scritto. I pensieri si trasmutano in parole che poi vengono  messe “nero su bianco”. Così facendo, si delibera,

vale a dire

Si sancisce una verità
Si afferma un’intenzione
Si prende posizione.

Verba volant, scripta manent (le parole volano, gli scritti rimangono). Questo è uno degli esempi che si possono fare per dare voce ai pensieri, attraverso le parole e tramite gli scritti.

La Poesia è comunicare un messaggio, stabilire un confronto, cercare un dialogo.

Non può essere fine a sé stessa. Sarebbe come una cosa bella, ma senza anima. Invece, ogni verso, ogni strofa, ogni componimento poetico, vogliono sempre comunicare qualcosa. Si potrebbero chiedere all’autore, se tuttora vivente, spiegazione sui propri scritti e accettare un confronto che apre le porte agli individui, spesso troppo soli e isolati. Senza nessuno che sia disposto ad ascoltarli davvero. 

Il pescatore di parole

Un fiume di parole,

attraversava la mia mente.

Parole su parole su parole

inondavano i miei pensieri.

Straripavano discorsi sensati

mentre mi apparivano figure

mitiche e simboliche ad un tempo.

Esse comunicavano la loro essenza,

cercavano un dialogo con me

ed io con loro.

Nello scorrere

e nel divenire del tempo

rimanevano fedeli

al proprio messaggio

rimasto invariato

fino dal principio.

Solo gli esseri umani

ancora stavano cercando

di decifrare quel linguaggio.

E quando aprii

anche l’occhio del cuore

vidi nella maestà dell’infinito,

miriadi e miriadi di Stelle

e di Costellazioni

pescando così

in quel fiume di parole.

Firenze, 19/1/2025 ore 6.19

Immagine: Maurizio De Cicco

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